Canali Assiri

Uno degli obiettivi più importanti del progetto PARTeN è la restituzione geoarcheologica e topografica dell’imponente sistema di canali costruito tra la fine dell’VIII e gli inizi del VII secolo a.C. dal re assiro Sennacherib per portare l’acqua a Ninive e al suo entroterra, e ancora oggi poco conosciuto. Questa rete di irrigazione, che si ramificava nella Terra di Ninive, era legata ad importanti monumenti eretti da Sennacherib: imponenti acquedotti (di cui l’acquedotto di Jerwan è solo il più monumentale e meglio conservato), una serie di iscrizioni reali commemorative ed eccezionali rilievi rupestri raffiguranti il re con le principali divinità assire (Khinis, Shiru Maliktha, Faideh e Maltai). Questi monumenti, attualmente esposti all’azione distruttiva degli agenti atmosferici e dell’attività umana, sono in fase di studio geoarcheologico, filologico e storico-artistico, al fine di garantirne anche la conservazione e la gestione. Questo imponente sistema idraulico è stato finora studiato solamente sulla base delle iscrizioni cuneiformi o sull’analisi di immagini satellitari, ma non mediante un progetto di indagine sul campo; per questo motivo la sua estensione, cronologia e funzione rimangono ancora incerte.

Grazie al finanziamento del Ministero degli Affari Esteri italiano (Task Force Iraq, si veda la sezione “patrimonio e formazione” di questo sito), PARTeN sta documentando sul campo, attraverso la scansione laser e la fotogrammetria digitale, tutti i rilievi rupestri e i monumenti (come ad esempio l’acquedotto Jerwan) collegati al sistema di canali assiro.

Lo studio del grande sistema idraulico assiro proseguirà, inoltre, con lo scavo di sondaggi geoarcheologici in canali selezionati, al fine di ricostruire la loro geometria, flusso e impatto sul sistema di produzione agricolo e il processo di abbandono di questo imponente sistema di irrigazione.

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