Paesaggio e ambiente

Le campagne PARTeN 2012 e 2013 hanno portato all’identificazione e verifica sul campo di 493 siti archeologici, di cui 281 hanno restituito in superficie materiale ceramico e/o litico e possono quindi essere classificati come antichi insediamenti.

La più alta concentrazione di insediamenti, tra le piane pedemontane transtigrine, si registra nella piana di Navkur, letteralmente “la piana di fango” nella variante Kurmanji della lingua curda, una vasta pianura triangolare posta nella parte orientale della nostra area d’indagine, affiancata a nord dalle colline dello Zagros e a sud-ovest dal Jebel Maqloub. La pianura è irrigata dal fiume Al-Khazir, un importante affluente del Grande Zab, e dai corsi minori del Nardush e del Gomel. Inoltre, la pianura è attraversata da decine di wadi che alimentano questi tre principali corsi d’acqua e da numerose sorgenti che la rendono un’area intensamente coltivata, dove si producono cereali (principalmente grano e in misura minore orzo e riso), ma anche frutta e verdura.

Le pianure che corrono lungo la cintura pedemontana degli Zagros, nell’area occidentale dell’area indagata da PARTeN, nelle zone di Sumel, Dohuk, Ger-e-pan, Faideh, Al-Qosh, Ba’dreh e Sheikhan / ‘Ain Sifni, presentano anch’esse (anche se in maniera molto meno significativa) un’alta concentrazione di insediamenti. Rispetto alla Piana di Navkur, la situazione fisiografica e idrografica di queste pianure pedemontane è meno favorevole: esse sono infatti attraversate solo da wadi stagionali e sono bagnate da limitati corsi d’acqua permanenti che scorrono verso ovest e confluiscono nel Tigri (Rubar Dohuk e Wadi Bandawai).

L’intera regione beneficia in ogni caso di terreni fertili adatti all’agricoltura, che in presenza di precipitazioni sufficienti sono in grado di offrire un’ottima resa. La piovosità media annua nella regione è di 450-600 mm, che scende a 300-450 mm in anni di siccità. I cereali possono essere pertanto coltivati utilizzando un sistema di tipo seccagno, che è anche rafforzato dall’irrigazione, in particolare nella piana ricca d’acqua di Navkur, dove si coltivano vari tipi di frutta e verdura.

La combinazione strategica di suoli fertili e acqua è certamente il motivo principale per cui l’occupazione umana si è sempre concentrata nelle grandi piane transtigrine tra Sumel-Dohuk ad ovest e la piana di Navkur a est, dove si trova infatti anche la maggior parte dei siti più estesi.

Infine, una parte significativa dei circa 3000 km2 indagati da PARTeN è occupata dal pedemonte degli Zagros (1230 km2, il 42% della superficie totale dell’area concessa alla nostra missione), che rappresenta una zona di indubbia importanza archeologica, ma solo parzialmente accessibile a causa della visibilità archeologica limitata e della presenza di numerosi campi minati ancora non bonificati, una drammatica eredità del conflitto tra l’esercito Baathista iracheno e i Peshmerga curdi.

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